"La pace significa empatia"

Antonella, una giovane rumena, ci regala un primo racconto della sua esperienza di incontro nel Mediterraneo durante la cerimonia della pace organizzata a Chania, davanti alla Moschea.
Testo non tradotto.
Per me, la pace non è solo l'assenza di guerra o conflitto. La pace è la quiete del mattino, quando la luce del sole entra dalla finestra e so che ho un nuovo giorno davanti a me. È il conforto di sapere che la mia famiglia è al sicuro. È la libertà di pensare, di amare e di vivere senza paura.
La pace significa empatia. Ascoltare, comprendere e accettare che siamo diversi, ma abbiamo tutti bisogno delle stesse cose: rispetto e gentilezza. Significa scegliere di non rispondere con rabbia. Scegliere parole che guariscono, non parole che feriscono.
La pace comincia da me. Con il modo in cui parlo, con il modo in cui guardo il mondo e con il modo in cui scelgo di essere. E se riesco a far crescere la pace dentro di me, forse potrò trasmetterne un po' anche a chi mi sta intorno.
In Romania, la pace significa poter camminare liberamente per le strade, esprimere la propria opinione e sognare il futuro senza paura. Sono grata di vivere in un Paese in cui, nonostante le nostre sfide, possiamo ancora parlare apertamente, aiutarci a vicenda e costruire comunità basate sul rispetto e sull'unità. La pace in Romania mi dà speranza: mi dimostra che anche in un mondo complicato è possibile scegliere la comprensione anziché la divisione.
Credo che il MED25 – Bel Espoir porti un barlume di speranza in una regione in cui, purtroppo, non possiamo più contare sulla pace. Con la guerra in Ucraina e le tensioni nella zona del Mar Nero, penso che sia più importante che mai incontrarsi, parlare e conoscersi veramente. Questo progetto offre esattamente questo tipo di spazio: uno spazio in cui i giovani di diversi Paesi possono costruire fiducia e vere amicizie. E da lì può avere inizio qualcosa di meraviglioso, perché la pace inizia con persone che scelgono di ascoltare, di rispettare e di credere che possiamo vivere insieme, anche se proveniamo da mondi diversi. »
Antonella.
Pubblicato il 20 maggio 2025