“Ho sentito il Mediterraneo sussurrare un segreto all’alba” poesia del giovane

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Ecco una poesia che i giovani della quinta sessione hanno scritto e condiviso durante la cerimonia di pace tenutasi il 18 luglio ad Atene.

 

[Voce 1]
Ho sentito il Mediterraneo
sussurrare un segreto all'alba,

[Voce 2]
mentre le vele ci tiravano dolcemente
dalla sera alla mattina.

[Voce 1]
Diceva: La speranza non è morta.

[Voce 2]
Ha le sue radici nel mare—

[Insieme]
negli uliveti e sulle coste invisibili.

[Voce 1]
E attraverso queste terre,
Ho camminato-

[Voce 2]
e camminava—

[Insieme]
e camminava
e camminava
e camminava
e camminai.

[Voce 1]
Finché non ho più potuto camminare.

[Voce 2]
Non attraverso il deserto,
non oltre le montagne,
non attraverso le foreste,
non attraverso i campi.

[Voce 1]
In quella quiete, in quella disperazione,
Ho visto il mare.

[Voce 2]
Il vento freddo—
solo lei poteva salvarmi
da questa sete.

[Voce 1]
Solo la sua energia mi ha trattenuto
e ha portato riparo
a tutto ciò che sento.

[Insieme]
In natura,
c'è tutto
Dio e gli esseri umani hanno bisogno.

[Voce 1]
Fuoco per riscaldarsi.

[Voce 2]
Acqua per la nostra sete.

[Voce 1]
Vento per respirare.

[Voce 2]
Terreno per crescere
la nostra terra condivisa.

[Insieme]
Poi-
sulla nostra casa al mare—
siamo venuti a vedere.

[Voce 1]
E siamo venuti qui
per dirti:

[Voce 2]
Prendersi cura della natura
si prende cura di te.

[Voce 1]
La terra non è nostra.

[Voce 2]
Noi apparteniamo a lei.

[Insieme]
Nessuna mappa.
Nessun confine.
Solo l'abbondanza di terra e di mare.

[Voce 1]
Ogni brezza porta
una storia del futuro che scegliamo.

[Voce 2]
Un mondo che possiamo coltivare—

[Voce 1]
o un mondo che potremmo perdere.

[Insieme]
Prendersi cura della natura
si prende cura di te.

Ora il mare sa—
e così facciamo noi.

Pubblicato il 30 luglio 2025